Francesco quasi un’ora con Juan Carlos e Sofia di Spagna

28/04/2014 

 

Francesco con i reali di Spagna

(©ANSA) FRANCESCO CON I REALI DI SPAGNA

Scherza con loro quando c’è incertezza protocollare su chi deve precedere: “Prima i chierichetti”. Nel colloquio la Chiesa in Spagna, la situazione del paese, la disoccupazione e l’Ucraina

IACOPO SCARAMUZZI
CITTÀ DEL VATICANO

Papa Francesco si è intrattenuto per quasi un'ora (53 minuti) con i reali di Spagna, in un'udienza privata concessa loro oggi nello studio adiacente all'aula delle udienze, in Vaticano, dopo che Juan Carlos e Sofia hanno presenziato ieri, tra le altre delegazioni ufficiali, alla doppia canonizzazione di Giovanni XXIII e  Giovanni Paolo II.

Jorge Mario Bergoglio ha accolto i reali spagnoli dopo che sono stati ricevuti, assieme al ministro degli Esteri Garcia Margallo, dal segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, accompagnato dal "ministro degli Esteri" della Santa Sede, mons. Dominique Mamberti, e da Paolo Gualtieri della segreteria di Stato. Il Papa li ha poi attesi al corridoio tra il salone dove è avvenuto questo primo incontro e lo studio dove ha concesso loro udienza intorno a mezzogiorno. Cinquantatre minuti dopo, Francesco e la coppia reale sono tornati nel salone per le foto ufficiali e lo scambio di doni. A causa del passaggio stretto, vi è stata un po’ di incertezza protocollare su chi dovesse passare prima, risolta dal Papa con una battuta che faceva riferimento all'ordine delle processioni religiose: "Los monaguillos primero", prima i chierichetti, al che il re, che cammina con l'ausilio di un bastone da passeggio, ha preceduto con un sorriso il Papa, subito seguito dalla regina.

Juan Carlos, in completo scuro, e Sofia, vestita in bianco avorio, hanno regalato al Papa due volumi, rilegati in pelle bianca, con lo stemma pontificio e quello reale sul verso e sul retro della copertina, contenenti le opere complete di due mistici spagnoli, san Giovanni della croce e santa Teresa d'Avila: riferimento, probabilmente, al cinquecentenario della nascita della mistica, l'anno prossimo, per il quale i vescovi spagnoli hanno già invitato il Papa, nei mesi scorsi, a recarsi nel paese. Jorge Mario Bergoglio ha relagato ai reali i suoi classici doni: una medaglia raffigurante la pianta originale di piazza San Pietro (“Che meraviglia”, ha commentato il re) e una copia della sua esortazione apostolica Evangelii Gaudium. Il Papa ha poi accompagnato alla porta dell'auletta i suoi ospiti, che tornano in Spagna in giornata.

“Durante i cordiali colloqui – si legge nel comunicato vaticano conclusivo l'incontro dei reali di Spagna con il Papa e Parolin – sono state rilevate le buone relazioni tra la Santa Sede e la Spagna, che sono andate sempre più consolidandosi secondo lo spirito degli Accordi del 1979. In tale contesto, si è fatto riferimento ad alcune questioni di attualità che riguardano la missione della Chiesa nella società e la situazione del Paese”, recita il comunicato senza fornire specificazioni. “Non è mancato, inoltre, uno scambio di vedute su tematiche di carattere internazionale, con particolare riferimento ad alcune situazioni di crisi”. A quanto riferito da fonti della casa reale spagnola, si è parlato della situazione internazionale, e in particolare dell'Ucraina, della Spagna, e in particolare dei giovani e della disoccupazione, ma con "sensibilità sociale" e non taglio economico.

Con la regina d'Inghilterra e il principe consorte, ricevuti di recente nella stessa auletta, Papa Francesco si era intrattenuto un quarto d'ora.

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